Quando si pensa alla conoscenza sensoriale dei bambini vengono subito in mente il tatto e le mani. Si tenta, per cui, di proporre loro stimoli di dimensioni, texture, consistenze, forme e materiali diversi, si sta perfino attenti a scegliere che siano di origine naturale o, invece, più artificiali, che siano di uso comune e quotidiano o più rari, ma è difficile che il pensiero si soffermi sulla temperatura.
In realtà, la temperatura è un elemento importante quanto gli altri per recepire e captare informazioni sull’oggetto che stiamo esplorando, banalmente se ne può comprendere se è animato o meno, e attraverso la sensazione che suscita ne si può capire la pericolosità o meno, per esempio lo scivolo di metallo in estate scotta e può bruciare la pelle.
Diventa, per cui, consigliabile introdurre nelle proprie abitudini sempre più esplorazioni in questo senso o restituzioni sugli effetti che provoca una temperatura, ovviamente nella più totale sicurezza, evitando che il bambino si possa effettivamente fare male, anche in un’ottica di maggior conoscenza del proprio corpo e dei segnali che ci manda. Se insegniamo ai bambini a familiarizzare sull’effetto che ha un oggetto caldo o freddo, il bambino sarà più facilitato a riconoscere la propria soglia di tolleranza quando sarà esposto al sole o, al contrario, al gelo e di conseguenza a prevenire e contenere gli effetti pericolosi che quella situazione potrebbe implicare.
Ma come fare?
Se con il caldo le sperimentazioni sono più pericolose, con il freddo si può azzardare un po’ di più, ricordandosi che comunque può provocare un effetto spiacevole e che se l’esposizione si prolunga può ugualmente essere dannosa, pensate ai geloni alle mani e ai piedi.
Di seguito un paio di idee per toccare e fare con il ghiaccio apprezzatissime dai bimbi.